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    Castelnuovo di Conza è un comune italiano di 510 abitanti della provincia di Salerno in Campania.

    Sorge nell’alta valle del Sele e comprende il valico appenninico della Sella di Conza, sin dall’antichità importante nodo viario. Il territorio è stato abitato nel periodo che va dal paleolitico superiore al neolitico fino all’età del bronzo; la massima espansione si è avuta tra il V e il III sec. a.C.. I ritrovamenti hanno rilevato in varie località la presenza di fattorie sannitiche.

    Attraverso i secoli, bizantini, normanni, Angiò, Aragona e Borboni si avvicendano fino alla fine del Settecento. Nel 1805, Napoleone Bonaparte dichiara decaduta la dinastia borbonica, Giuseppe Bonaparte, nominato re di Napoli, promulga le leggi eversive della feudalità – che viene così abolita – e i terreni del feudo vengono assegnati al demanio comunale, con l’intento di favorire la creazione della piccola proprietà contadina.

    Dopo la formazione dello Stato unitario nazionale, nel Meridione d’Italia si è avviato un forte processo migratorio. Dalla Valle del Sele, caratterizzata da un’agricoltura arcaica e dal persistente latifondismo baronale, si emigra in America: è la cosiddetta “grande emigrazione”, tra la fine del XIX secolo e il primo ventennio del XX. Nel secondo dopoguerra l’emigrazione si orienta verso i paesi latinoamericani e l’Europa (e l’Italia) settentrionale. Durante tutto il secolo XX, i commercianti castelnuovesi spaziano dall’Asia all’Africa, all’America Latina, contribuendo anche alla crescita economica dei paesi nei quali gradualmente si vanno stabilendo. Intanto il pianeta è stato sconvolto da due guerre mondiali e nel secondo periodo post-bellico, per Castelnuovo la fase espansiva iniziata a fine Ottocento si va esaurendo.

    L’avvenimento che segna nuovamente la storia di Castelnuovo è il terremoto del 23 novembre 1980: la terra trema per novanta secondi e muoiono 86 persone e l’80% del patrimonio edilizio è polverizzato. La parte più antica, edificata sullo sperone, alla cui sommità è il Castello, è distrutta. Oggi, il centro storico è stato riedificato in parte e la popolazione vive quasi esclusivamente dei proventi dell’agricoltura e dell’allevamento, le risorse monetarie provengono anche dai pensionati e dalle rimesse degli emigrati.

    Dove ci troviamo: Castelnuovo di Conza